Taccuino
Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre ma avere nuovi occhi - M. Proust
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Per catalogare le percezioni, le idee, le immagini; per
rappresentarsi cioè la propria esperienza, nonché per
comunicarla agli altri, l'uomo si serve del linguaggio.
Tuttavia, ogni volta che cerchiamo di raccontare o, ancor di
più, scrivere il contenuto di un sogno o l'intensità di
un'emozione provata, dobbiamo operare una vera e propria
traduzione.
L'indistinto, o ciò che è pensato con un procedere
reticolare, con un sovrapporsi di immagini, deve uscire
fuori di noi e conquistare la linearità. E questo perché la
caratteristica propria della scrittura, che ci impone di
mettere giù una parola dopo l'altra, ci obbliga a fare
ordine nei nostri pensieri e a dare un nome alle nostre
sensazioni. Con la scrittura, dunque, riusciamo a trovare il
filo del caos che si agita nella profondità del nostro
essere.
Questo lavoro vuole essere una riflessione sulle
possibilità operative di intervento sul "disagio" attraverso
il Counseling Esistenziale; tale disagio si manifesta, oggi,
in una molteplicità di forme interessando adulti ed
adolescenti alla ricerca di "significati" e "valori" che
sembrano avere contorni sempre più sfumati.
Possiamo infatti affermare che "La fine di questo secolo,
dopo decenni di ininterrotto sviluppo, sembra
caratterizzarsi non solo per le rapide trasformazioni
tecnologiche delle idee e dei valori, ma anche per i
preoccupanti segnali che riguardano la condizione dei
soggetti più deboli, specie le giovani generazioni, che
presentano spesso un'accentuata fragilità psicologica.
Il linguaggio parlato è lo strumento che
utilizziamo più frequentemente per comunicare, ma la parola
è solo uno degli strumenti di comunicazione: i gesti, le
espressioni del volto, i suoni sono i primi mezzi che gli
uomini hanno avuto per comunicare i loro pensieri e
costituiscono alcuni degli elementi di quella comunicazione
che definiamo Non Verbale.
Essa ha le sue radici in periodi molto arcaici della
evoluzione e la sua validità è molto più generale di quella
verbale, relativamente recente e assai più astratta.